SEO: 4 regole da conoscere.

Sempre più diffusa è la consapevolezza – fortunatamente anche in Italia – delle enormi potenzialità che il web può offrire alle Aziende per espandere i loro business.

Oggi la parola d’ordine è “esserci”, ma cosa si intende precisamente? La concorrenza online è affollatissima, ormai quasi tutti hanno almeno un sito vetrina. Come fare quindi la differenza tra un sito e l’altro?  La chiave di volta è rappresentata dal posizionamento: la cosiddetta SEO NATURALE ed eventualmente le campagne a pagamento AdWords, che vengono attivate per far scalare rapidamente la corrente nella serp di google.

Entrambe hanno un obiettivo COMUNE:  far si che il sito compaia nei primi risultati di ricerca di Google mostrando, a chi ricerca servizi simili a quelli offerti dall’Azienda, la nostra pagina web. In altre parole: l’estetica e l’impatto grafico sono importanti ma ciò che è essenziale è che COMPAIA nella fatidica 1° Pagina di Google e che sia pertanto visibile. Le statistiche parlano chiaro: essere in 2° pagina significa perdere il 90% degli utenti, dove per utenti intendiamo “potenziali clienti” interessati a servizi similari ai nostri.

In questo post abbiamo voluto soffermarci sulla SEO – search engine optimization – argomento ostico per la sua tecnicità, ma riteniamo importante far luce su alcuni principi fondamentali. Facile è incappare in consulenze approssimative di improvvisati SEO expert che dispensano suggerimenti del tipo: “Intanto facciamo il sito, alla SEO ci penseremo in un secondo momento”.

SFATIAMO ALCUNI MITI

1. La strategia SEO non viene predisposta dopo la creazione del sito, ma ne detta la struttura dal suo nascere.
Farlo in un secondo momento comporta: costi elevati per rimodellare il sito, se e nei limiti in cui è possibile farlo, nel peggiore dei casi comporta la costruzione di un SITO exnovo. Questo perché la SEO non si limita all’inserimento di tag “Title” e “Description” ma prevede l’impostazione di contenuti testuali, parole chiave e il rispetto di regole ben precise di struttura e userexperience.

2. La Seo non è gratuita.
E’ un servizio che deve essere richiesto in aggiunta alla programmazione del sito e viene gestito da un esperto in materia. Questo costo è giustificato dal fatto che aiuterà il sito a scalare i concorrenti, facendo fare un effettivo salto di qualità alla visibilità. Affidarsi ad un esperto, pertanto, è fondamentale.

3. I testi sono la prima risorsa.
Per fare SEO: scelta coerente di parole chiavi, testi costruiti in funzione della leggibilità su web, densità di contenuti e struttura. Ma attenzione, una volta che il sito è online, anche con una buona struttura SEO, il lavoro non è finito: è necessario periodicamente inserire nuovi testi e news di modo che il sito risulti sempre aggiornato con contenuti di qualità. Ecco perché spesso le consulenze SEO sono fornite a pacchetto annuale.

4. I risultati non sono immediati.
I risultati di posizionamento sono normalmente visibili nel medio-lungo periodo. Quindi non aspettatevi risultati strabilianti il giorno successivo all’online del sito: sarà necessario un monitoraggio di alcuni mesi per iniziare a vedere degli effettivi risultati di posizionamento del proprio sito. Molto dipenderà, poi dall’affollamento del settore in cui ci si trova ad operare: parametri che, un buon esperto SEO conosce e che valuta in fase di analisi per proporre la strategia migliore.

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