LA GRAFICA SI FA BIGNAMI

Ricordate quei libricini che condensavano poemi in poche pagine? Quel fitto riassunto di avvenimenti, luoghi e personaggi, buono per salvare l’interrogazione del giorno dopo? … per quelli che, ai tempi della scuola, bè, si aveva altro per la testa. Il tutto con buona pace dei più rinomati scrittori e dei più favolosi ricami linguistici e narrativi.
Ecco, questa esasperazione della sintesi sembra aver contaminato la grafica. Tutto diventa sempre più essenziale. Ma cos’è successo?

  • Forse, come ai tempi della scuola, abbiamo altro per la testa per soffermarci su forme un pò più ricercate e le agenzie di comunicazione lo hanno capito.
  • Forse questa non è un’epoca per romantici!
  • Forse quei birbanti dei creativi hanno fatto cartello: tutti d’accordo, da domani loghi “semplici”… sa Sig. Romantico, questa è la moda, less is more!

“Less is more”! Una grande trovata quando tutto era “more” e ad essere “less” serviva coraggio sì ma ci si differenziava facile. Ora che il partito della semplicità va per la maggiore la domanda è: come si fa, con semplicità, a conquistare riconoscibilità? E non provate a ripiegare sul partito degli “arzigogolati”… quello è rimasto fisso in un’altra epoca.

È proprio qui che entrano in gioco esperienze e competenze di uno studio grafico professionale, in grado di creazioni sì “semplici” ma non scontate, sì essenziali ma non confondibili.

L’obiettivo? Fare delle vostre “storie di brand” i nuovi classici del domani.
Dimenticavo, domani si interroga.